Un sentito ringraziamento a tutti gli iscritti che hanno partecipato numerosi alla nostra 80^ Assemblea e hanno reso questo appuntamento un’occasione preziosa di scoperta e confronto sul comparto Aerospace, e un’importante opportunità di networking per rafforzare il senso di appartenenza alla nostra comunità professionale e per ribadire il ruolo centrale della rete manageriale come leva di innovazione e sviluppo economico.
«Nella space economy i manager sono coloro che devono guidare il cambiamento aziendale, anche con strategie apparentemente azzardate». Un endorsement importante, se a farlo è Marcello Spagnulo, esperto al tavolo tecnico del Comitato interministeriale per le Politiche Spaziali e Aerospaziali del Governo, che è intervenuto all’80ma assemblea di Federmanager Vicenza, tenutasi in una delle realtà vicentine d’eccellenza in questo ambito, Officina Stellare.
Spagnulo è stato ospite d’onore della parte pubblica, apertasi con una visita all’azienda, il cui presidente esecutivo, Giovanni Dal Lago, ha portato la propria testimonianza d’impresa e si è detto particolarmente contento di aver accolto l’evento. «Per noi è stato un onore ospitare oggi gli associati di Federmanager Vicenza – afferma – Questo incontro ha confermato quanto sia prezioso il confronto tra professionisti impegnati nella crescita del nostro tessuto industriale. Occasioni come queste rafforzano il senso di appartenenza e ci ricordano il valore della rete manageriale come leva per l’innovazione e lo sviluppo sostenibile».
Accanto a lui, nell’incontro condotto da Maria Gaia Fusilli, collaboratrice di Corriere della Sera e Venezie Post, anche Alessandro Pozzobon, cofondatore e ad della Qascom di Cassola, che ha raccontato l’evoluzione dell’azienda. «Negli ultimi anni siamo cresciuti molto, stringendo collaborazioni con l’Agenzia Spaziale Europea, la Nasa e le grandi aziende aerospaziali in Europa. Grazie a un contratto con l’Agenzia Spaziale Italiana, il nostro team ha sviluppato il primo ricevitore Gps e Galileo che è stato sperimentato con successo dalla superficie lunare. Nel farlo, abbiamo sorpassato il record precedente di Nasa, a circa metà strada fra la terra e la luna. La missione contribuirà ad avanzare le tecnologie di navigazione e comunicazione lunari, sempre più essenziali dal momento che si prevedono circa 400 missioni governative e commerciali nei prossimi 20 anni verso il nostro satellite naturale. Abbiamo piani di crescita ambiziosi e contiamo di consolidare la nostra leadership tecnologica nella navigazione e cybersecurity per lo spazio».
Nella sua relazione Spagnulo ha ricordato proprio quanto lo sviluppo di questo settore negli ultimi decenni stia offrendo nuove opportunità alle aziende, in un mondo profondamente cambiato dall’avvento dei satelliti, dai navigatori che usiamo nel quotidiano alla logistica, dal meteo fino alle operazioni militari.
«Tutto questo nel secolo scorso era una corsa tra Usa e Urss – afferma – ma oggi si affacciano imprenditori privati che realizzano satelliti e astronavi per creare una nuova economia di cui stiamo vedendo solo le prime forme. Questa nuova economia permette una diffusione di dati e informazioni che può essere sfruttata da aziende e startup per creare sia nuovi prodotti – come quelli di Officina Stellare, che contribuiscono a incrementare la space economy – che nuove applicazioni, magari utilizzando l’Ia».
Ma Spagnulo ha anche sottolineato l’importanza del ruolo del manager in questo contesto.
«Il manager è fondamentale – sottolinea – Deve essere la persona che coglie l’opportunità, vede la prospettiva e guida il cambiamento, magari con scelte strategiche che potrebbero sembrare azzardate, ma che possono preparare il futuro. Questo settore, inoltre, è stato finora sempre finanziato dagli Stati e dalle agenzie governative. Ora invece l’imprenditoria privata fa affidamento anche sui fondi di capitali privati, cosa estremamente diffusa negli Usa, ma molto limitata in Europa e in Italia. Il ruolo del manager è anche traghettare questa industria in grande espansione verso modelli di finanziamento di fondi privati».
E questo lavoro non è limitato all’ambito delle imprese spaziali. «C’è una potenzialità anche per le imprese di altri settori. Un esempio è la farmaceutica, che già da anni sperimenta farmaci nello spazio. Oggi questa possibilità è molto più avanzata. Il manager deve capire questa opportunità ed esplorarla».
Considerazioni che non possono che far piacere al presidente di Federmanager Vicenza, Federico Celoria. «La space economy è un settore strategico ed è stato un piacere tenere la nostra assemblea in un luogo che è un’eccellenza vicentina del settore. I manager innovativi devono essere parte di questo cambiamento e guidarlo. Devono essere prima di tutto business partner delle aziende e portatori di nuove idee, unendo competenze tecniche e flessibilità, propensione al rischio e la capacità di affrontare nuove sfide, costruendo una strategia aziendale importante. L’Ia può essere un utile supporto, pur tenuta sotto controllo, da un lato per preservare dati sensibili in un settore strategico come la difesa, dall’altro per motivi etici. In questo contesto il confronto e lo scambio di idee sono momenti chiave e l’incontro con Marcello Spagnulo è stato un’occasione preziosa, che ha fornito utili strumenti ai nostri associati».
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