Si è svolto giovedi 22 aprile il webinar organizzato dal Gruppo Minerva di Federmanager Veneto sull’attuale tema della Rivoluzione digitale e sostenibilità: un futuro di pari opportunità in cui alcune manager venete (Sara Erbetta, Elisabetta Mainetti e Tatiana Coviello con la guida di Amelia Bertolaso), hanno affrontato il tema partendo dalle loro espereinze professionali.
Le loro considerazioni sono state analizzate e commentate da due ospiti l’uno del mondo accademico, il prof. Fabrizio Dughiero pro rettore dell’università di Padova, sezione al trasferimento tecnologico delle imprese, e l’altro della parte imprenditoriale il dott. Stefano Miotto di Confindustria Siav Veneto.
Lo spunto è stato il grande rinnovamento comunicativo commentato dalla dott.sa Sara Erbetta, Sales operations and supply chain manager di Selle Royal, che ha spiegato come la gestione del dato sia la vera rivoluzione nella comunicazione perché apre incredibili opportunità.
Quindi nuovi approcci tecnologici, nuove modalità comunicative, enormi volumi di dati da raccogliere, filtrare e convogliare… ma sottolineando che al centro c’è sempre, come sottolineato dal prof. Dughiero, l’essere umano cui bisogna sempre tornare recuperando il valore della contaminazione di culture e approcci per valorizzare quella che ha definito l’intelligenza collettiva, che non necessita di leader che guidano i processi, ma vive e prospera grazie ai contributi delle singole intelligenze che si armonizzano.
La presenza femminile in uno dei settori nell’industria piu’ “tradizionali” come le costruzioni stradali, è testimoniata dalla manager d.ssa Elisabetta Mainetti, AD di una azienda del settore stradale (Costruzioni Generali Girardini) che ha portato la sua esperienza sul secondo tema dell’incontro, la sostenibilità.
Nel settore stradale le opportunità di economia circolare riferite al conglomerato bituminoso sono molteplici, ma rallentate purtroppo da una burocrazia farraginosa e pigra. Enormi sarebbero le possibilità di “risparmio” in termini non solo economici, ma soprattutto di consumo del suolo e emissioni in atmosfera se le metodologie di cui la dott.ssa Mainetti ha presentato le potenzialità venissero applicate su larga scala, superando appunto ostacoli che nel settore pubblico scontano gli effetti di regole e leggi non più adeguate ai tempi e alle esigenze attuali, e che frenano un cambiamento non più rinviabile.
A proposito del cambiamento il dott. Miotto ha evidenziato che nelle aziende, soprattutto anche se non solo, del territorio veneto, si stanno leggendo alcuni segnali forti.
Le piccole e medie aziende del Veneto stanno passando dal B2B al B2C e questo signiifca un radicale mutamento del modo di impostare il business: l’innovazione digitale e la sostenibilità in questo cambiamento sono stati, all’inizio, uno scopo ma stanno diventando rapidamente uno strumento essenziale per rinnovare la “vision” della attiivtà delle aziende.
La d.ssa Tatiana Coviello, già HR in un importante gruppo bancario, racconta di come la tecnologia a servizio dell’uomo ne potenzi le capacità senza sostituirlo. L’uso di un robot umanoide nelle filiali bancarie ha accompagnato molti clienti verso il servizio giusto. Anche questo è progresso.
Il mondo femminile fin qui rappresentato parla di empatia, di sensibilità, di competenza, ma ancora non è sufficientemente presente nei ruoli apicali delle aziende del Nord-est.
Analoga bassa rappresentatività si legge nei percorsi scolatici di materie STEM (20% di iscritte ad ingegneria!), come rileva il prof. Dughiero, nonostante poi nei settori della ricerca, della innovazione e della sostenibilità le donne riescano ad eccellere e a migliorare considerevolmente il lavoro dei teams misti. Si sfata così il mito di “materie maschili” che per molti anni ha scoraggiato la presenza femminile nelle facoltà STEM.
Ma sta emergendo anche la consapevolezza che, soprattutto in questi campi, la mossa vincente è la collaborazione e l’interazione tra le caratteristiche manageriali femminili e maschili che, insieme, ottengono i migliori risultati.
Come sempre si dice, molta strada è stata fatta, molta ne resta da percorrere.
Ma noi donne abbiamo gambe forti!
A cura di Serena Giuli ed Elisabetta Mainetti