Mercoledì 18 gennaio il Ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, ha ricevuto il Presidente CIDA, Stefano Cuzzilla, nella sede istituzionale del Dipartimento.
Un colloquio gentile e diretto, in cui il ministro Abodi ha illustrato alcuni obiettivi strategici del suo mandato, a partire dalla valorizzazione delle generazioni più giovani attraverso un piano di interventi che consideri prioritario il potenziamento dei loro percorsi di crescita personale e professionale.
Il presidente Cuzzilla ha risposto sottolineando l’importanza di trattenere i talenti nel nostro Paese al pari dell’urgenza di offrire soluzioni al problema del mismatching tra domanda e offerta di competenze sul mercato, presente anche a livello manageriale, che costituisce una delle attività su cui sono impegnate le varie Federazioni aderenti a CIDA.
L’accento è stato quindi posto sulla relazione tra sport, benessere e salute, come asset principali dell’intervento pubblico e privato.
Terzo argomento, gli investimenti connessi alla realizzazione di grandi eventi, sportivi e non solo, che possano costituire un volano di opportunità per le imprese e il management italiano e per attrarre capitali dall’estero.
L’incontro si è concluso con il reciproco impegno a continuare l’interlocuzione e con l’interesse manifestato dal ministro Abodi a partecipare in prima persona alle iniziative promosse dal management sui temi di sua competenza e a farsi portavoce delle relative istanze.
Sempre ieri, alla Camera dei Deputati, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del Decimo Rapporto “Il Bilancio del Sistema Previdenziale italiano. Andamenti finanziari e demografici delle pensioni e dell’assistenza per l’anno 2021”, redatto dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali ed esposto dal Prof. Alberto Brambilla. Dal Rapporto sono emersi alcuni dati utili a valutare lo stato di salute della previdenza pubblica italiana: aumenta, ancora una volta, il numero di pensionati, dopo la forte crisi causata da COVID-19, torna a crescere sensibilmente il numero di occupati, che a fine giugno 2022 superano i 23 milioni e migliora anche il rapporto occupati e pensionati che nel 2020 si fermava a 1,384, mentre nel 2021 arriva a 1,4215. A proposito del Rapporto il presidente Cuzzilla ha commentato: “Prima di mettere le mani sugli assegni pensionistici o ragionare su ipotesi di riforma del settore, sarebbe bene separare i conti della previdenza da quelli dell’assistenza. Noi abbiamo quasi la metà delle pensioni non coperte da contributi: parliamo di 7 milioni di persone assistite su 16 milioni di pensionati. La spesa per assistenza cresce al ritmo del 6% all’anno, quella per le pensioni frutto di contribuzione è in sostanziale equilibrio. Quindi non è vero che i conti pensionistici sono in rosso, è vero piuttosto che con le pensioni frutto di una vita di lavoro si sta finanziando un’altra spesa che altrimenti non si saprebbe come sostenere”.
Vi alleghiamo un importante articolo uscito in prima pagina su Il Sole 24 Ore a riguardo del Decimo Rapporto di Itinerari Previdenziali.
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